Ambulatorio Nessuno Escluso

La nascita dell’Ambulatorio è l’esito di un percorso molto lungo, iniziato nel 2015 e promosso dall’Osservatorio della Caritas diocesana, che ha avviato e coordinato un tavolo denominato “Salute e Povertà” che ha coinvolto associazioni di volontariato, enti pubblici ed enti del terzo settore. Primo obiettivo del tavolo è stato monitorare le situazioni problematiche sul piano della salute e verificare le categorie escluse dall’accesso alle cure offerte dal Servizio Sanitario Nazionale; in un secondo momento l’obiettivo è stato quello di cercare di dare risposta a coloro che, vivendo in strada, non hanno un medico di base e a quelli che non riescono a curarsi in modo adeguato perché privi di sussidi economici per acquistare i farmaci. Il tavolo ha aiutato a rafforzare l’interscambio tra varie realtà impegnate negli ambiti della povertà e della salute; questo ha permesso di avviare una co-progettazione che ha dato vita all’”Ambulatorio Nessuno Escluso”, costituito non solo dall’Associazione Madonna della Carità (come braccio operativo della Caritas), ma anche dall’Associazione Anteas, dall’Opera Sant’Antonio per i poveri e dalla Croce Rossa Italiana – comitato di Rimini. Inoltre collaborano alcune Farmacie locali attraverso la raccolta di farmaci da banco. L’Ambulatorio è strettamente connesso con l’Ambulatorio Anteas, al quale invia i pazienti che necessitano di prestazioni infermieristiche, e con l’Ambulatorio Extra-C.E.E. dell’ASL di Rimini che fornisce assistenza primaria agli immigrati irregolari presenti sul territorio del Distretto.
Inaugurato a novembre 2017, l’ambulatorio ha raddoppiato la sua attività passando da una a due mattine di apertura a seguito delle numerose richieste di accesso. Questo è stato possibile grazie alla presenza di 8 medici che hanno scelto di fare volontariato in modo costante, turnandosi e garantendo sempre l’apertura. Inoltre il servizio può contare sulla disponibilità di due farmacisti; che si alternano durante l’attività dell’Ambulatorio. La presenza di medici e farmacisti volontari caratterizza in modo significativo la realtà dell’”Ambulatorio Nessuno Escluso”, perché si tratta di un gruppo di volontari molto attenti ed entusiasti, che credono profondamente nella mission dall’Ambulatorio. Il gruppo è formato sia da pensionati che da giovani professionisti che hanno scelto di impegnarsi donando parte del proprio tempo e le proprie competenze a servizio dei poveri.
Per accedere all’Ambulatorio è necessario passare dal Centro di Ascolto, qui è sempre presente un’operatrice che ascolta e informa la persona nel caso in cui possa avere diritto ad altri aiuti sul territorio.
Medici e farmacisti si incontrano con gli operatori e il direttore della Caritas con regolarità per aggiornarsi sui singoli casi e per organizzare i turni. Questi incontri sono molto utili per analizzare lo stato della situazione e porsi nuovi obiettivi per migliorare il servizio. Ad esempio, dopo un’analisi delle necessità dell’Ambulatorio, sono stati acquistati un elettrocardiografo e un otoscopio.
Il 1°dicembre 2018 l’”Ambulatorio Nessuno Escluso”, ha ricevuto, un importante riconoscimento dall’ordine dei medici di Rimini: il Premio “Jano Planco d’oro”. La commissione dei medici, all’unanimità, ha scritto nella pergamena, che ha accompagnato il premio, di aver scelto l’Ambulatorio perché “servizio attento e prezioso alle fragilità sanitarie di tante persone povere e bisognose, spesso prive di ogni tutela sanitaria e normalmente non raggiungibili dal Servizio Sanitario Nazionale” e ancora “perché capace di contribuire alla creazione di quella diffusa solidarietà che nella gratuità, umiltà e sobrietà ha la forza dirompente di un messaggio di pace e convivenza civile”.
I volontari e gli operatori coinvolti hanno notato come l’Ambulatorio sia diventato un punto di riferimento per coloro che vi accedono, questo è avvenuto perché trovano persone che si prendono cura di loro e che hanno a cuore la loro vita e la loro salute. Il trovare risposta ai propri bisogni di salute permette alle persone di non lasciarsi andare e di continuare a prendersi cura di sé e della propria vita. A qualcuno ha donato la forza per rialzarsi e ricominciare.

I dati

La maggior parte di coloro che si sono rivolti all’Ambulatorio sono senza dimora, ma anche famiglie che per le difficoltà economiche non sono nelle condizioni di acquistare i farmaci. Tra i senza dimora la percentuale più alta è rappresentata dagli italiani, spesso privi di residenza anagrafica, in quanto da molto tempo vivono in strada, ma, a volte, anche residenti in comuni lontani che si rivolgono all’Ambulatorio sia per la visita medica che per i farmaci, perché impossibilitati nel raggiungere il proprio Comune di residenza.

Provenienza e Senza dimora

Persone senza dimora % con domicilio % Totale
Cittadinanza Italiana 83 78.3 23 21.7 106
Cittadinanza Non Italiana 181 81.2 42 18.8 223
Doppia cittadinanza 2 40 3 60 5
Totale 266 79.6 68 20.4 334

Nel 2018 l’Ambulatorio ha eseguito 76 aperture ed ha incontrato per una prima visita medica 282 persone con 486 passaggi pari ad una media di 6,4 pazienti al giorno. Mentre per lo stesso periodo 50 persone, con 143 passaggi, si sono presentate per la sola richiesta di farmaci. Complessivamente i passaggi sono stati 629 con una presenza media di 8,3 persone ad ogni apertura dell’Ambulatorio.
Il 73% sono uomini ed il 27% donne. L’età media è 47,5 anni: per gli uomini 46, mentre per le donne 52.

Attività e passaggi

Visita e farmaci

Solo farmaci

Totale

%

Sesso

Persone

Passaggi

Persone

Passaggi

Persone

Passaggi

Persone

Passaggi

Uomini

210

378

34

67

244

445

73

71

Donne

74

108

16

76

90

184

27

29

Totale

284

486

50

143

334

629

100

100

Sul totale dei passaggi, prevalgono gli uomini, ma le donne hanno un ritorno più frequente relativamente alla richiesta di farmaci.
Rispetto alla cittadinanza prevalgono gli stranieri e tra questi i più numerosi sono i rumeni ed i marocchini. Tra i nord africani diversi sono immigrati da oltre 20 anni sul territorio che non hanno più i requisiti per rinnovare il Permesso di soggiorno in quanto hanno perso il lavoro e poi la casa e infine il medico di base e si ritrovano quindi nelle condizioni di non poter accedere alle cure primarie. Tra i rumeni invece il problema è il non possedere il tesserino sanitario europeo, cioè il non aver pagato l’assicurazione medica nel proprio Paese. Gli ucraini sono prevalentemente donne con il passaporto, prive del Permesso di soggiorno.

Cittadinanza Pazienti % Passaggi % Incidenza
Italiana 106 31.7 226 35.9 2.1
Non Italiana 223 66.8 398 63.3 1.8
Doppia cittadinanza 5 1.5 5 0.8 1
Totale 334 100 629 100 1.9

Sul totale dei passaggi (visita e/o farmaci) le nazionalità che prevalgono sono gli italiani (35,9%), rumeni (17,1%), marocchini (14,0%) e tunisini (6,0%).

Le patologie

In molti casi sono presenti malattie croniche che le persone che vivono in strada hanno trascurato, in altri casi sono patologie che derivano dalla vita in strada, in particolare quelle respiratorie e da raffreddamento. Mentre a volte non è chiaro se siano esse causa o conseguenza della vita in strada, come spesso riguarda i disturbi comportamentali o le malattie mentali.

Tra i motivi delle visite prevalgono le patologie cardiovascolari (13,6%), le sindrome da raffreddamento (12,6%) e le algie muscolo-scheletriche (12,1). I problemi odontoiatrici (6,8%), pur rappresentando un numero limitato, risultano essere quelli di assoluta difficoltà nella loro gestione.
Sarà nostro impegno per il 2019 realizzare un percorso dedicato alla loro risoluzione, grazie alla disponibilità espressa dall’Ordine dei Dentisti della Provincia di Rimini per la realizzazione di un servizio di Soccorso Odontoiatrico.

Le risposte dell’ambulatorio

Per quel che concerne gli interventi, tutte le persone sono state ascoltate e per ogni passaggio hanno effettuato un colloquio al Centro di Ascolto. Non tutti i pazienti si sono rivolti all’Ambulatorio per motivi clinici, infatti solo 284 su 334 persone hanno fatto richiesta di visita medica, per un totale di 486 visite; 286 si sono rivolte all’Ambulatorio 521 volte per richiedere farmaci, per un totale di 947 confezioni; 47 persone sono state orientate ad altri servizi sanitari: alcuni al Pronto Soccorso perché i medici hanno ritenuto la situazione particolarmente grave o complessa, altri all’Ambulatorio extra-C.E.E., altri al centro diabetologico, altri al Sert o al CSM.
Complessivamente, come sussidi economici, sono stati utilizzati € 2.249 per il pagamento di farmaci non disponibili in Ambulatorio, per il pagamento di ticket di visite, analisi, farmaci o per dispositivi sanitari (stampelle, busti, ginocchiere, occhiali…).

Intervento Persone Interventi
Semplice ascolto/primo ascolto 334 629
Visite mediche 284 486
Farmaci 286 948 confezioni
Orientamento a servizi socio-sanitari 50 56
Sussidi Economici per spese sanitarie 20 20
Orientamento per problemi burocratici 8 8
Prestazioni infermieristiche 8 8
Totale 990 1.728