Il Co.Pr.E.S.C. e i giovani che scelgono il Servizio Civile

Il 6 marzo 2001, la legge 64/01 istituisce il Servizio Civile Nazionale, istituzione finalizzata al raggiungimento delle seguenti finalità:

  • concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;
  • favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
  • promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;
  • partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
  • contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero.

Con il Dlgs n.40 del 2017 il Servizio Civile da nazionale è diventato Universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farlo.

Il Servizio Civile opera nel rispetto dei principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e dell’ utilità sociale nei servizi resi, anche a vantaggio di un potenziamento dell’occupazione giovanile. Le aree di intervento del Servizio Civile Nazionale sono riconducibili ai settori di: ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico e culturale, protezione civile, servizio civile all’estero.

I giovani che partecipano al Servizio Civile operano all’interno di progetti presentati dagli Enti accreditati agli Albi di Servizio Civile, della durata di 12 mesi, con un impegno medio di 30 ore settimanali, e percepiscono un rimborso spese di 433,80 euro mensili.

Il Servizio Civile si è rilevato, nel corso degli anni, un’opportunità di partecipazione e di crescita civica, sociale e professionale dei giovani, coinvolti in attività strutturate, in affiancamento al personale degli Enti.

I Co.Pr.E.S.C.

I Coordinamenti provinciali sono organismi provinciali di coordinamento e rappresentanza degli Enti di Servizio Civile, previsti dall’articolo 16 della Legge Regionale 20 ottobre 2003 n. 20, costituiti al fine di garantire il necessario collegamento tra i bisogni del territorio e le risorse del Servizio Civile.
Svolgono, tra l’altro, sul territorio provinciale di pertinenza un’attività di informazione ed orientamento per i giovani, le persone e gli Enti interessati al Servizio Civile e garantiscono, per tutti gli Enti aderenti, percorsi di sostegno alle azioni coordinate e congiunte di sensibilizzazione, promozione e orientamento, di formazione ed aggiornamento.

Le principali attività realizzate dal Co.Pr.E.S.C.:

  • Informazione: è aperto uno sportello informativo aperto al pubblico (vedi Info).
    Nel periodo del bando il Co.Pr.E.S.C. realizza inoltre attività di orientamento per i giovani interessanti al Servizio Civile, nella scelta del progetto;
  • Formazione: si realizzano percorsi di formazione rivolti ai giovani in Servizio Civile Universale e Regionale e agli Operatori Locali di Progetto (OLP);
  • Promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile: il Co.Pr.E.S.C. realizza e coordina, durante tutto l’anno, l’allestimento di punti informativi all’interno di eventi organizzati nel territorio e momenti di testimonianza sul Servizio Civile. Durante il periodo del bando, inoltre, organizza iniziative specifiche di promozione dei progetti approvati e finanziati, materiale informativo specifico sul bando e si occupa della comunicazione e della promozione attraverso i media locali;
  • Consulenza: in particolare si supportano gli Enti nell’attività di progettazione del Servizio Civile, favorendo la co-progettazione e la collaborazione, creando momenti di condivisione dei risultati dei progetti già realizzati per valorizzare le esperienze positive e migliorare la progettazione futura.

Attualmente al Co.Pr.E.S.C. di Rimini aderiscono 34 Enti che realizzano progetti di Servizio Civile sul territorio provinciale, di cui 17 sono Enti Pubblici e 17 privati.

Bandi di servizio civile

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale emana periodicamente un bando per la selezione dei volontari relativamente ai progetti di SC, precedentemente presentati dagli Enti, approvati e finanziati, riconducibili ai settori di ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico e culturale, protezione civile, con sede di realizzazione in Italia ed all’estero.

Possono presentare domanda i giovani senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto i 18 e non superato i 28 anni di età (28 anni e4
364 giorni) e siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadini italiani oppure
  • cittadini degli altri Paesi dell’Unione europea oppure
  • cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti;
  • non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

In data 20 agosto 2018 sono stati pubblicati i bandi ordinari per la selezione di 53.363 volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile Universale (SCU) in Italia e all’estero, presentati dagli Enti iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali.

In occasione di questi bandi, nella provincia di Rimini erano disponibili 276 posti di Servizio Civile Universale (di cui 4 riservati ai giovani FAMI), per la realizzazione di 45 progetti negli ambiti della promozione culturale, musei e biblioteche, scuola e minori, assistenza anziani, disagio adulto ed assistenza a disabili. Erano accessibili anche 62 posti di Servizio Civile all’estero.

Durante il periodo di apertura del bando, il Co.Pr.E.S.C. di Rimini ha realizzato attività di informazione e orientamento per i cittadini interessati, e ha monitorato la partecipazione dei giovani alle opportunità presentate. Le informazioni ottenute riguardano in particolare le progettazioni e co-progettazioni realizzate dagli Enti soci del Co.Pr.E.S.C. Pur non disponendo quindi di un quadro complessivo delle domande pervenute sul territorio provinciale, risulta rilevante che per i 207 posti disponibili da noi monitorati sono pervenute 295 domande di giovani candidati.

Il numero di richieste dei ragazzi interessati a svolgere il Servizio Civile sulla provincia di Rimini è quindi superiore ai posti disponibili a bando. Lo stesso dato è emerso dalla valutazione (sempre parziale) delle domande ricevute negli anni precedenti, come indicato nella tabella che segue:

Anno Bando Posti disponibili
monitorati dal Co.Pr.E.S.C.
Domande pervenute
agli enti rispondenti
2010 122 288
2011 89 282
2013 65 329
2015 straordinario 26 72
2016 184 307
2017 92 125
2018 207 295

La richiesta di partecipazione dei giovani al Servizio Civile nel corso degli anni presenta alcune tendenze:

  • il numero di domande per i progetti riferiti all’ambito educazione – promozione culturale è costantemente superiore al numero di posti disponibili
  • il numero di domande per i progetti riferiti all’ambito assistenza è tendenzialmente uguale o inferiore al numero di posti disponibili
  • le candidature relative a progetti che si realizzano nella città di Rimini sono percentualmente superiori rispetto a quelle relative a progetti localizzati negli altri comuni del territorio provinciale; in particolare risulta più bassa la partecipazione dei giovani che risiedono nell’area del Distretto di Riccione
  • le candidature di giovani cittadini non italiani regolarmente residenti sul territorio provinciale sono in costante aumento.

Per un’analisi più dettagliata delle caratteristiche sociografiche dei giovani interessati al Servizio Civile, riportiamo i risultati di un questionario somministrato agli enti soci del Co.Pr.E.S.C. di Rimini relativi al bando ordinario di Servizio Civile Universale 2018.

Indagine bando 2018

In data 20 agosto è stato pubblicato il bando 2018 di SCU (Servizio Civile Universale). Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha approvato e finanziato 45 progetti da realizzarsi sulla provincia di Rimini. Erano disponibili 276 posti in diverse aree di intervento.

Il Co.Pr.E.S.C. di Rimini ha inviato un questionario ai propri Enti soci nel quale ha richiesto, per ciascun progetto, il numero totale di domande ricevute, il numero totale degli idonei non selezionati, il numero degli esclusi e/o non idonei e, infine, il numero di volontari effettivamente avviati al servizio.

Nella seconda parte del questionario sono state indagate le caratteriste sociografiche dei candidati: sesso, età, nazionalità, titolo di studio.

Sono pervenute 20 risposte relative a 20 co-progettazioni, che prevedevano la collaborazione di 30 Enti di cui: 12 Comuni, 1 Unione di Comuni, 5 Istituti Comprensivi, 2 Case di riposo, 1 AUSL, 2 Cooperative, 1 Fondazione, 5 Associazioni e 1 CSV.

I dati che seguono sono relativi ai 20 progetti sopra indicati, che mettevano a disposizione un totale di 169 posti. Per tali posti hanno presentato domanda 263 candidati, di cui 109 maschi e 154 femmine. I volontari effettivamente avviati al servizio sono stati 148.

La maggior parte dei candidati è di cittadinanza italiana (83%), il 13% è di nazionalità non europea, la restante parte appartiene all’Unione europea. Si può altresì notare che il 51% delle domande proviene da persone con diploma di scuola secondaria superiore; il 23% dei candidati possiede il diploma di laurea triennale, l’11% quello di laurea magistrale.

È possibile notare che i dati ricevuti presentano delle peculiarità legate alla tipologia di intervento prevista dai diversi progetti. Proponiamo, quindi, l’analisi sopra riportata dividendo i progetti in base a tre macroaree di intervento: promozione culturale, scuola e minori, assistenza.

Per quanto riguarda l’area promozione culturale sono pervenute in totale 147 domande, su 73 posti disponibili. Dai dati ottenuti possiamo constatare che le domande provengono da 59 maschi e da 88 femmine. La maggior parte di essi appartiene alla fascia d’età 26-29 anni non compiuti, seguiti dalla fascia d’età 22-25 anni e, infine, dalla fascia 18-21 anni.

La quasi totalità degli aderenti al bando è di nazionalità italiana (91,6%), in piccola percentuale di nazionalità non europea (6,3%) ed è presente un unico candidato di nazionalità europea.

Per quanto riguarda il titolo di studio, il 51% dei candidati possiede il diploma di scuola secondaria superiore, il 25,2% il diploma di laurea triennale e il 15,4% il titolo di laurea magistrale.
I volontari effettivamente avviati al servizio sono stati 64, quindi nonostante il numero delle domande fosse superiore al numero dei posti, 9 sono rimasti vacanti.

Per l’area scuola e minori sono pervenute 67 domande, su 49 posti disponibili. Le domande provengono da 12 maschi e da 55 femmine. La maggior parte delle domande è stata presentata da persone appartenenti alla fascia d’età 22-25 anni, seguiti dalla fascia d’età 18-21 anni ed infine dalla fascia d’età 26-29 anni non compiuti.

Anche in questo caso la quasi totalità delle domande proviene da persone con nazionalità italiana (93%). Altre nazionalità sono presenti in piccola percentuale.

Per quanto riguarda il titolo di studio, il 62% degli aderenti al bando possiede un diploma di scuola secondaria superiore, il 28,2% un diploma di laurea triennale e il 4,2% ha un titolo di laurea magistrale.
I volontari effettivamente partiti in servizio sono stati 49, quindi hanno coperto al 100% i posti disponibili.

Per l’area di intervento assistenza sono pervenute 49 domande, su 47 posti disponibili. Le candidature provengono da 36 maschi e da 13 femmine. La maggior parte delle domande ricevute proviene da persone appartenenti alla fascia d’età 18-21 anni, seguiti dalla fascia d’età 22-25 anni e dalla fascia d’età 26-29 anni non compiuti.

A differenza delle macroaree precedenti, in questo caso si può notare che la percentuale di cittadini italiani che ha presentato domanda non raggiunge la metà delle candidature (47%), la restante parte è ricoperta completamente da volontari europei o non europei.

Il 47% degli aderenti al bando possiede un diploma di scuola secondaria superiore, l’8,2% un diploma di laurea triennale e il 6% un titolo di laurea magistrale; si sottolinea che il 18,4% dei candidati non possiede alcun titolo di studio, gli altri candidati possiedono la licenza elementare (16,3%) ed in piccola percentuale la licenza media (4,1%). È quindi evidente che per il settore dell’assistenza il titolo di studio è assai basso.

I volontari effettivamente avviati al servizio sono stati 35, sono quindi rimasti vacanti 12 posti.