Caritas Interparrocchiale di S. Maria Annunziata (Colonnella) e Mater Misericordiae

Le persone incontrate

Nel 2018 abbiamo registrato una diminuzione delle persone incontrate: siamo passati da 49 a 41 nuclei familiari, per un totale di 102 individui. Le motivazioni sono varie. Una persona si è rivolta all’Emporio fino a dicembre 2017, mentre un’altra tutt’ora ricorre all’Emporio. In un caso, dopo un’accurata e attenta valutazione fatta insieme, l’interessata non ha più beneficato del sostegno della Caritas, dal momento che stava ricevendo aiuto da altri enti. Sappiamo che 1 persona priva di abitazione riceve stabilmente alimenti e vestiario dalla Caritas Interparrocchiale di Riccione, un’altra si è registrata ma non ne abbiamo avuto più notizie. Tra i restanti, si contano un decesso, due richieste di aiuto nel pagamento delle utenze e un trasferimento in un’altra parrocchia.

Gli stranieri sono diminuiti. Nel 2018 sono state 12 le persone che abbiamo assistito regolarmente (tra le quali 3 nuovi ingressi), ma non abbiamo incontrato profughi e richiedenti asilo.

Delle 41 persone incontrate sono varie le nazionalità: la maggior parte sono italiani (30, compresi 9 nuovi ingressi), 4 marocchini, 2 senegalesi, 2 ucraini, 1 rumeno, 1 peruviano e 1 moldavo.

Su 41 assistiti: 16 vivono sole e 25 con la famiglia a carico, tra queste 15 hanno figli minori (7 italiane e 8 straniere), per un totale di 29 bambini. Le problematiche che colpiscono le famiglie con minori sono numerose. In alcuni casi, uno dei componenti del nucleo (spesso il compagno/marito) si trova in carcere per reati più o meno gravi. In altri, la presenza di bimbi cerebropatici rende necessaria la presenza costante della madre per la cura e l’accudimento. Infine, per le famiglie monoreddito, la retribuzione si rivela spesso insufficiente per affrontare il costo della vita.

Per nessuno di questi casi siamo stati contattati dai Servizi Sociali, nonostante questo, abbiamo voluto provare a metterci in contatto con loro. Lo abbiamo fatto esclusivamente attraverso la Caritas Diocesana, perché altrimenti i Servizi Sociali si rendono irreperibili. Pur avendo come tramite la Caritas Diocesana, però, i casi più gravi sono rimasti senza nessun esito.

A volte, sono le famiglie stesse che rifiutano di affidarsi agli assistenti sociali, nonostante il nostro incoraggiamento, per timore che sottraggano loro i figli. Buona parte dei minori sono assistiti dalla parrocchia come inserimento dell’Oratorio e perfezionamento della lingua italiana. Alcuni frequentano il catechismo e in un caso la parrocchia ha sostenuto economicamente la famiglia per festeggiare i Sacramenti ricevuti.

I giovani

I giovani incontrati al Centro di Ascolto sono in totale 6 nuclei familiari, tutti intorno ai 30 anni. Di questi, la metà sono italiani, 2 giovani soli e una coppia con minori, a cui si aggiungono 2 giovani coppie di stranieri con minori e 1 ragazza madre straniera che rientra nel progetto del Comune relativo a questa situazione sociale. Le problematiche relative alle giovani coppie riguardano soprattutto la perdita del lavoro di uno dei due, o uno stipendio insufficiente per mantenere una casa e una famiglia.

I giovani che abitano nel territorio parrocchiale sono circa 650, di questi, un centinaio frequentano attività come Oratorio e Scout.

Lo scorso anno, in preparazione al Sinodo dei giovani, ci siamo messi in ascolto delle loro problematiche invitandoli a preparare una lettera in cui potevano presentarci le esperienze positive sperimentate, le critiche ed eventuali richieste.

Le iniziative di carità

In riferimento alla Caritas, da qualche anno in parrocchia si vive l’esperienza del “trenino della solidarietà”. Altre iniziative sono le visite agli anziani, alle Case di cura e il volontariato, soprattutto in occasione di pranzi e cene organizzati per e con i poveri.

In Centro di Ascolto 5 volontari si occupano dell’ascolto e della distribuzione alimenti, 2 operatrici sono sempre presenti.

Gli interventi nel 2018