Caritas Parrocchiale di S.Martino – Riccione

Le persone incontrate

Nel 2018 sono diminuite le famiglie, sia italiane che straniere, che si rivolgono a noi: siamo passati da 51 nuclei nel 2016 a 25 nel 2018 e sono invece aumentate le persone che vivono sole o con amici. Alcune famiglie straniere sono rientrate nel paese d’origine, altre hanno trovato una situazione lavorativa più stabile. Per quanto riguarda le famiglie italiane, sono riuscite a risollevarsi dalla situazione di povertà in cui versavano la prima volta che le abbiamo incontrate accettando lavori saltuari o stagionali. Complessivamente nel 2018 abbiamo seguito 106 individui, di cui 18 minori.

Per le famiglie che si recano in Caritas, i problemi sono sempre gli stessi: il costo molto elevato degli affitti e delle utenze e l’assenza di lavoro. Il nostro aiuto concreto consiste nell’ascolto delle persone in difficoltà, a cui aggiungiamo la distribuzione continua di alimenti e sostegno per il pagamento delle utenze.

I giovani

Al Centro di Ascolto incontriamo anche famiglie con minori. Non vengono i giovani, ma i loro genitori e quindi non abbiamo un contatto diretto con loro.

La parrocchia è frequenta da molti ragazzi tra i 15 e i 30 anni, circa una settantina tra cui quelli del gruppo Scout e dell’oratorio.

Noi della Caritas cerchiamo di coinvolgerli nelle nostre attività, come la raccolta di alimenti durante l’Avvento e il servizio per la cena multietnica organizzata per la festa del Beato Alessio in collaborazione con i nostri assistiti stranieri.

Negli ultimi anni la nostra Caritas ha finanziato un progetto d’intervento chiamato “Educativa di strada”: una proposta di formazione, rivolta agli adolescenti che normalmente non frequentano luoghi di aggregazione istituzionali, come parrocchie e associazioni sportive, preferendo luoghi più informali in vari punti della città di Riccione. Questo progetto ci ha aiutati a metterci in ascolto e capire meglio le loro vite e le loro problematiche, seguendo l’invito del recente Sinodo sui giovani.

La Caritas può ancora fare di più per i giovani, aiutandoli e coinvolgendoli ad animare le varie attività. Ci stiamo pensando!

Le iniziative di carità

È stato un anno abbastanza tranquillo, abbiamo superato le difficoltà continuando ad accogliere con gioia i nostri assistiti e creando con loro ottimi rapporti.

Con grande gioia abbiamo un nuovo volontario, Silvio, impegnato nell’inserimento dati in Ospoweb. Infatti, negli ultimi anni, i dati e i problemi di ogni persona vengono inseriti in rete attraverso questo programma che ci mette in comunicazione con le altre Caritas parrocchiali e a livello nazionale, e ci permette di seguire ogni persona nei suoi vari aspetti. La raccolta e l’inserimento dati è positiva, ci offre l’occasione di conoscere a fondo le persone che assistiamo, eventuali interventi in altre Caritas, e quindi di fornire un aiuto più concreto e mirato.

Ogni martedì, prima di iniziare l’ascolto con le persone, preghiamo insieme per chiedere al Signore che ci aiuti ad ascoltare e cogliere i bisogni, con il cuore aperto e senza pregiudizi.

La nostra comunità ci segue con affetto, è generosa nelle offerte, collabora nelle varie iniziative (bancarelle, raccolta alimenti, etc…). Sentiamo però anche il bisogno di crescere, per essere in grado di individuare meglio quelle povertà nascoste che facciamo fatica ad intercettare come Centro di Ascolto.

Anche i Servizi sociali andrebbero maggiormente coinvolti nelle problematiche che incontriamo, ma notiamo anche da parte loro una certa difficoltà. Abbiamo consigliato il REI a una famiglia con una figlia invalida, ma non c’è stato un coinvolgimento da parte dei Servizi sociali per un cammino insieme.

Ogni anno la nostra Caritas finanzia il Fondo per il Lavoro della Caritas diocesana con le donazioni raccolte durante l’Avvento. Riteniamo che il Fondo sia uno strumento molto valido e che debba essere sostenuto. Continueremo a inoltrare domande: alcuni nostri assistiti hanno trovato lavoro per un certo periodo, proprio grazie a questo progetto.

Nel corso degli anni, sono stati molto importanti il collegamento e i momenti di confronto avuti con la Caritas diocesana e le altre Caritas del distretto nord, perché ci hanno permesso di elaborare insieme un progetto d’intervento per il sostegno ai poveri. Riteniamo importante mantenere viva questa rete di collegamento. La presenza di Antonella Mancuso, della Caritas diocesana, ci è di aiuto e sostegno per la realizzazione di questa rete di scambio e di confronto.

In stretto collegamento con l’Ambulatorio medico “Nessuno escluso” della Caritas diocesana è nato a Riccione, nel 2018, l’Ambulatorio Infermieristico Solidale San Martino. Il progetto si pone l’obiettivo di dare risposte sanitarie di base, a persone prive di assistenza sanitaria e a persone con assistenza sanitaria che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà. L’ambulatorio vuole garantire a ciascun individuo il diritto alla salute, anche in un’ottica di protezione della salute pubblica. È aperto il giovedì dalle 9 alle 12

In parrocchia da anni è stato attivato il prestito di solidarietà per venire in aiuto alle famiglie in difficoltà che vengano a trovarsi di fronte ad uno specifico bisogno di carattere sanitario, socio-sanitario o esclusivamente sociale, senza esserne in grado di farvi fronte.

Gli interventi nel 2018

  2018
Intervento Persone Interventi
Ascolto 51 282
Viveri 48 286
Buoni pasto per acquisti in negozi 11 € 215
Buoni pasto convenzionati con il Comune 13 € 300
Sussidi Economici 11 € 1.074
Totale 134 568