Progetto Operazione Cuore

“Operazione Cuore” è un progetto nato nel 1985 su iniziativa di una missionaria riminese operante in Africa, la dottoressa Marilena Pesaresi (deceduta il 29 dicembre 2018), e di suo fratello, Antonio Pesaresi, medico cardiologo. Questo progetto consiste nell’assistere e curare in Italia bambini, provenienti dallo Zimbabwe, affetti da malattie cardiache, congenite o acquisite, selezionati dai dottori cardiologi operanti negli ospedali di Rimini e Bologna.
Attualmente sono 12 gli operatori che si occupano di portare avanti la realizzazione di questo progetto, sempre pronti a viaggiare attraverso l’Emilia-Romagna, per ogni necessità e a qualsiasi ora. Ma è bene sottolineare che nel corso degli anni numerosissimi sono stati i volontari che si sono susseguiti, rendendosi disponibili ad aiutare le mamme e i loro piccoli prima e dopo l’operazione.
Nel 2018, 21 bambini sono stati operati, e quasi tutti gli interventi sono andati a buon fine. Dal 1985 ad oggi, sono state effettuate circa 440 operazioni, e solo 7 bimbi non sono riusciti a sopravvivere.
Nel 2018, 20 sono state le famiglie di volontari che hanno deciso di accogliere i bambini dell’”Operazione Cuore” e le loro mamme. In passato, essi venivano ospitati in Caritas; a partire dal 2001, invece, ogni bimbo che viene operato viene accolto da una famiglia ospitante. La Caritas ospita i bambini dell’”Operazione Cuore” solo in casi eccezionali, come quando ad esempio essi presentano vari problemi che renderebbero difficile la loro permanenza presso le famiglie affidatarie.
Rispetto alla fascia d’età, le famiglie ospitanti giovani, all’interno delle quali il babbo o la mamma non superano i 35 anni, corrispondono solo al 2%; una piccola percentuale, di poco più alta (circa il 3%), è occupata da famiglie di mezza età, mentre la maggior parte è costituita da anziani.
I figli delle famiglie giovani vengono sempre coinvolti e resi partecipi dai propri genitori ed accettano con entusiasmo di accogliere bambini di diverse nazionalità e con varie difficoltà. Per loro, si tratta indubbiamente di un’esperienza che lascerà un segno indelebile per tutta la vita.