#EMPORIORIMINI
Come funziona, che cos’è
#EmporioRimini viene inaugurato nel 2016 ed è il frutto di un progetto di rete dove vede come capofila del progetto l’Associazione Madonna della Carità e, come partner: Prefettura di Rimini, Azienda Asl Romagna di Rimini, Comune di Rimini, Unioni dei Comuni della Valmarecchia, Comuni del Distretto di Rimini Nord (Bellaria-Igea Marina, Poggio Berni, Rimini, Santarcangelo di Romagna, Torriana, Verucchio, Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) Associazione Forum Piano Strategico Rimini Venture, Volontarimini (Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Rimini), Cooperativa arl Madonna della Carità, Associazione Opera Sant’Antonio, Associazione Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa Italiana sezione di Rimini, Associazione Istituto per la Famiglia di Rimini e Fondazione di Religione San Paolo e Acli Provinciali di Rimini.
L’Emporio è una specie di supermercato gratuito per le famiglie in difficoltà, che offre beni alimentari, sia confezionati che freschi, prodotti per l’igiene personale e della casa, e materiali di cartoleria per i bambini che vanno a scuola.
I criteri per accedere a #EmporioRimini sono tre:
- dichiarazione ISEE con valore massimo di €7.500,00
- certificato di iscrizione al Centro per l’Impiego (per persone in età lavorativa) o contratto di lavoro
- residenza in uno dei Comuni del Distretto Rimini Nord
Le persone che necessitano di questo servizio possono presentare questi documenti e compilare la propria domanda, presso le Caritas parrocchiali presenti nel Distretto di Rimini Nord, oppure in qualsiasi Ente partner del progetto.
#EmporioRimini opera grazie alla presenza di 25 volontari, provenienti dalle diverse associazioni partner e da 4 operatori, uno impegnato al magazzino, due allo sportello e una coordinatrice.
Compito dei volontari è assistere i beneficiari nella spesa e intrattenere i bambini nello spazio bimbi a loro dedicato.
Oltre a questi 25 volontari, che aiutano in modo costante, ci sono poi altre persone che offrono la propria disponibilità, nei momenti delle raccolte alimentari ai supermercati, tra queste sono presenti una quarantina di giovani sotto i 30 anni.
Le persone incontrate nel 2018, un approfondimento sui giovani.
Nel 2018 sono 333 i nuclei familiari che hanno beneficiato di #EmporioRimini, per un totale di 1.141 persone tra cui: 616 minori tra gli 0 e i 18 anni e 67 anziani sopra i 65 anni.
Su 333 nuclei seguiti da #EmporioRimini nel 2018, 66 sono persone che vivono sole, 254 sono famiglie, di cui 79 con figli minori conviventi, e i rimanenti vivono o con conoscenti o con progetti legati al Comune o a qualche Associazione particolare.
Tra le problematiche si possono dividere in tre gruppi: i nuclei che hanno un reddito insufficiente o sono senza reddito, gli anziani che hanno una pensione insufficiente e sono senza possibilità di inserimento lavorativo e i giovani che hanno lavori saltuari e spesso stagionali.
Complessivamente sono 214 i giovani tra i 19 e i 34 anni sostenuti dall’Emporio, tra questi 47 si sono rivolti personalmente ai vari sportelli per poter accedere al servizio e sono prevalentemente giovani coppie con bambini, mentre gli altri sono figli conviventi di famiglie in difficoltà. Il loro problema principale è l’assenza di lavoro e di conseguenza la mancanza di reddito. Per alcuni, poi, c’è la rassegnazione e lo sconforto per l’inadeguatezza nell’affrontare il futuro, per altri invece la speranza di farcela e la voglia di riscatto sono predominanti. In alcuni la fede e l’aiuto che hanno ricevuto ha dato loro il coraggio di non restare isolati e di reagire, negli altri invece si percepisce come un’attesa… di un qualcosa che arriverà a cambiare la loro situazione, ma che trascende dalla propria volontà o capacità, la comunità si prenderà cura di loro!
Sarebbe importante riuscire ad aiutarli attraverso la dignità di un lavoro, ma è necessario tener conto anche del basso grado di istruzione e specializzazione del lavoro che cercano. Quindi è fondamentale, in primis, la formazione. Per le famiglie giovani, è importante l’aiuto alla cura e all’educazione dei figli, permettendo così anche alle donne l’accesso al mondo del lavoro attraverso una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Le risposte di #EmporioRimini
Il progetto #EmporioRimini dura un anno perché vuole essere una misura di accompagnamento temporaneo, per un transitorio momento di difficoltà economica. Però data la tipologia dei nuclei familiari che si sono presentati e le oggettive difficoltà nel superare il momento di crisi, per alcuni soggetti si è deciso, in accordo con il Comune, gli Assistenti sociali, etc…, di prolungare l’accesso per ulteriori 4mesi, o nel caso degli anziani o dei soggetti appartenenti al progetto comunale “housing-first” per un ulteriore anno. Tutti gli altri assistiti, al termine dei 12 mesi, sono stati rinviati ai servizi oppure dall’Associazione o Parrocchia che li aveva inviati. Circa un 5% ha terminato di usufruire dei benefici di #EmporioRimini perché sono riusciti a superare il proprio momento di difficoltà.
Durante l’anno in cui le persone possono accedere a Emporio, si cerca di aiutarle non solo materialmente attraverso la spesa gratuita, ma anche e soprattutto con l’ascolto, l’orientamento e le informazioni relative alle misure di accompagnamento previste. Con gli Assistenti sociali stiamo cercando di creare una equipe multiprofessionale finalizzata a costruire progetti personalizzati, volti a superare le concrete difficoltà. Solo dal confronto di soggetti con diverse competenze e conoscenze specifiche delle problematiche dei beneficiari, si può pensare di attivare una rete in grado di supportare e aiutare i singoli o le famiglie.
Nel 2018 sono stati riempiti 2.343 carrelli, per un totale di 64.553 prodotti, così suddivisi:
Per più del 75% si tratta di prodotti che riceviamo gratuitamente dal progetto europeo FEAD (per gli aiuti alimentari agli indigenti), il resto deriva da donazioni e dalle raccolte alimentari ai supermercati. Come si nota dallo schema la varietà dei prodotti è tanta e al primo posto c’è la verdura, questo ci sembra un fattore molto importante, perché, in passato, quando gli aiuti alimentari venivano offerti solo attraverso i pacchi viveri, era molto difficile integrare anche beni freschi, in quanto non c’era la possibilità di conservarli e distribuirli in tempi rapidi.