Caritas Parrocchiale di Santarcangelo
Le persone incontrate
Nel 2018 abbiamo incontrato 154 famiglie, per un totale di 464 individui, di cui 141 minori in situazione di povertà. Abbiamo riscontrato una lieve diminuzione rispetto al passato, ma si tratta ancora di cifre molto alte, che ci auguriamo continuino a calare. Probabilmente questa diminuzione è dovuta al fatto che, da qualche tempo, le persone devono provare il loro stato di povertà attraverso una specifica documentazione, per poter ricevere il pacco mensile. Questo cambiamento, pur presentando degli aspetti positivi, ha condizionato fortemente la relazione di fiducia tra i volontari e le persone che chiedono aiuto al Centro di Ascolto.
In particolare sono in continua diminuzione gli immigrati: sono passati dal 52,6% al 48,1% in un solo anno e diminuiti di oltre il 40% se si considerano i dati di dieci anni fa. La nazionalità prevalente è il Marocco (27,9%), seguita dall’Albania (5,8%), in forte diminuzione invece la Romania (1,9%).
La presenza degli italiani è di poco superiore all’anno precedente (48,7% contro 47,4%), ma è in continua crescita se si considera che nel 2008 erano appena il 13,5%. Si tratta prevalentemente di donne (57,3%) e di età superiore ai 55 anni, in gran parte coniugate o vedove.
Come Caritas abbiamo donato oltre 1.200 pacchi viveri, quasi 500 indumenti, 45 pacchi con prodotti e alimenti per neonati, alleviato le famiglie collaborando ad alcune spese, per un totale di quasi 4mila euro.
I giovani
Abbiamo avuto occasione di conoscere i giovani profughi che sono usciti dai progetti di accoglienza dopo aver ricevuto il Permesso di Soggiorno. Questi ragazzi faticano a trovare una stabilità economica e si rivolgono alla Caritas per la spesa, i vestiti ed altri aiuti. Di solito sono persone che hanno i documenti, anche se con scadenze brevi. Durante l’anno abbiamo incontrato anche alcuni stranieri irregolari sul territorio, che vivono nelle case abbandonate nei dintorni di Santarcangelo. Si è comunque trattato di casi sporadici.
I giovani che incontriamo in Caritas, nella maggior parte dei casi, provengono da famiglie multiproblematiche, che i volontari conoscono da tempo, oppure sono giovani genitori con figli piccoli che fanno fatica a mantenere la loro famiglia. Nel primo caso la relazione è abbastanza difficile, perché è spesso mediata dai genitori e caratterizzata da una lunga storia di assistenza.
Cerchiamo di aiutare i giovani che si rivolgono a noi in diversi modi. Alcuni ragazzi sono stati aiutati per quanto riguarda la scuola: abbiamo pagato i testi scolastici ad un ragazzo e l’abbonamento dell’autobus ad una ragazza che frequenta la quinta superiore, sperando che questi piccoli gesti costituiscano un incentivo per continuare gli studi e riscattarsi rispetto alla condizione di origine.
Alle giovani famiglie forniamo pannolini e alimenti per neonati. Inoltre abbiamo pagato delle rette e delle mense scolastiche in modo da sostenere i genitori che lavorano e hanno bisogno di mandare i figli all’asilo nido o alla scuola materna.
Cerchiamo di far sentire partecipi le persone chiedendo loro una mano quando c’è da sistemare i prodotti alimentari che ci arrivano o per i turni delle raccolte alimentari. Anche se si tratta di un coinvolgimento parziale nelle attività della Caritas questo permette alle persone di sentirsi utili e di poter ricambiare l’aiuto ricevuto.
Ci piacerebbe conoscere e coinvolgere maggiormente le donne musulmane che, nella maggior parte dei casi, sono mamme molto impegnate nella cura dei figli e della casa e poco integrate nella società. Inoltre conoscono poco la lingua, quasi mai lavorano e spesso non si prospettano neanche questa opportunità.
I giovani presenti in parrocchia sono coinvolti nell’attività della Caritas in modo sporadico e solitamente tramite il gruppo parrocchiale di cui fanno parte. Ad esempio, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, i gruppi del catechismo delle elementari hanno organizzato una raccolta alimentare al loro interno e hanno donato gli alimenti raccolti alla Caritas. In totale i giovani dalla prima media iscritti ai vari gruppi giovanili sono circa 300.
In Parrocchia ci sono 3 principali gruppi che accolgono i giovani (Azione Cattolica, Agesci e Anspi), oltre a questi c’è un gruppo che coinvolge i neomaggiorenni e gli universitari. Le iniziative per i giovani sono numerose: veglie, campeggi, ritiri spirituali, e per tutte si riscontra un’alta partecipazione.
Il 2018 è stato un anno molto ricco di attività: partendo dal Sinodo dei giovani che ha portato svariate novità. Ci sono state diverse iniziative volte ad ascoltare i più giovani e a riflettere con loro. Una di queste è stata la Veglia di Natale 2017 dove moltissimi giovani attraverso il canto e altre forme di espressione artistica, hanno potuto “dire la loro”, esprimere le loro paure, i loro sogni e desideri. Ogni gruppo legato alla Parrocchia aveva preparato una piccola esibizione attraverso cui ha presentato un messaggio che aveva a cuore a tutte le persone che hanno partecipato alla veglia.
Inoltre con il Sinodo si è composto, in via sperimentale, anche un gruppo di giovani “vicini/lontani” alla Parrocchia che ha dato diversi frutti. Questi giovani sono stati intercettati dagli educatori: si tratta di persone che hanno partecipato durante l’adolescenza alla vita dei vari gruppi scegliendo poi di allontanarsene. In occasione del Sinodo, gli educatori hanno rivolto a questi ragazzi un invito particolare e così si è formato un gruppo nuovo. Questo gruppetto ha avuto la possibilità di portare in Parrocchia una voce nuova e diversa e si è occupato, in particolare, di preparare alcuni eventi legati al Sinodo dei Giovani.
Le iniziative di carità
La Parrocchia ha scelto, grazie all’iniziativa di un giovane, di accogliere a proprio carico una famiglia siriana che viveva in un campo profughi in Libano. Infatti, durante l’estate del 2018 a Santarcangelo sono state poste le basi per un progetto di accoglienza.
L’invito è stato accolto dopo che uno dei giovani della parrocchia, avendo vissuto un’esperienza con i rifugiati in Libano, ha proposto alla nostra Parrocchia di accogliere un giovane siriano di nome Aiman, da lui conosciuto e che viveva in un campo profughi. Purtroppo Aiman non è potuto partire, ma la Parrocchia di Santarcangelo ha portato avanti il suo impegno e a fine Novembre 2018 è arrivata un’intera famiglia: papà, mamma, nonna, due bambini e una terza in arrivo, nata all’inizio di gennaio 2019.
Tutti i gruppi e molti membri della Parrocchia si stanno impegnando per aiutare e supportare questa famiglia. Speriamo che questa accoglienza, che ha già dato diversi frutti, possa davvero essere un’esperienza di incontro e di arricchimento per tutta la comunità parrocchiale e non solo.
Gli interventi nel 2018
2018 | ||
---|---|---|
Intervento | Persone | Interventi |
Ascolto | 154 | 1.264 |
Viveri | 146 | 1.201 |
Alimenti e prodotti per neonati | 13 | 45 |
Indumenti | 51 | 480 |
Sussidi Economici | 22 | € 3.961 |
Totale | 386 | 2.990 |