Caritas Parrocchiale di Miramare
Le persone incontrate
Nell’arco dell’anno i nostri interventi hanno sostenuto circa 172 persone. Il numero dei nostri assistiti è rimasto più o meno stabile, alcune famiglie se ne sono andate e altre sono arrivate. Questo è dovuto alla peculiarità del nostro territorio, che registra continui flussi dinamici di famiglie e persone che vanno e vengono.
Le persone che abbiamo incontrato nel 2018 sono equamente suddivise tra italiane e straniere. Per quanto riguarda i nuovi arrivi, si tratta prevalentemente di nuclei familiari con minori a carico, per un totale di 51 bambini.
Le principali problematiche non sono particolarmente diverse da quelle che caratterizzano chi si rivolge a noi da più tempo. In primo luogo l’assenza di lavoro, a cui segue una situazione economica familiare che rende difficile soddisfare esigenze e bisogni primari delle persone. Tra le criticità abbiamo riscontrato anche i costi molto alti degli affitti e delle utenze e i minori a carico, tutti elementi che tratteggiano quadri di fragilità personali, non permettendo alla famiglia di essere autonoma anche nei casi in cui un componente del nucleo lavora.
I giovani
I giovani che in questo anno si sono rivolti al nostro Centro di Ascolto sono tutti stranieri: 3 giovani coppie con figli minori e 3 persone sole. Tra questi ragazzi, le problematiche emerse sono relative alla mancanza di lavoro e, più in generale, alle difficoltà economiche. Tra i giovani soli abbiamo notato una mancanza di progettualità per il futuro.
Da parte nostra, abbiamo cercato di rispondere alle esigenze contingenti da loro espresse: aiuto economico, alimenti, indumenti per i piccoli, oltre all’ascolto e all’aiuto relazionale nei momenti di disagio psicologico che sono venuti a galla. Abbiamo preso in carico in maniera continuativa i ragazzi coniugati, con i più giovani, invece, il rapporto è stato saltuario e si è esaurito nell’arco di qualche mese.
La nostra parrocchia è frequentata da giovani legati all’Azione Cattolica e all’Agesci, per un totale di circa 50 ragazzi. Il gruppo Caritas già da qualche anno prova a coinvolgere alcuni ragazzi nella raccolta viveri che la nostra parrocchia propone alla comunità per il periodo di Avvento e di Quaresima, e recentemente, nella distribuzione dei pacchi viveri. Inoltre, l’anno scorso, noi operatori della Caritas abbiamo proposto un piccolo servizio per gli anziani soli gestito da alcuni ragazzi. Purtroppo, non è stato possibile realizzare l’attività per motivi organizzativi concreti.
Il tema centrale dei nostri prossimi consigli pastorali sarà la realtà giovanile e quanto emerso dal Sinodo dei Vescovi. L’anno prossimo, il principale lavoro della nostra intera comunità sarà l’ascolto, il dialogo e la conoscenza reciproca, oltre al coinvolgimento concreto nella realtà che i giovani quotidianamente vivono, e che li vedrà protagonisti importanti. Noi dovremmo non lasciarli soli e accompagnarli in questo cammino.
Il nostro gruppo proporrà al Consiglio Pastorale di conoscere e dialogare maggiormente con la realtà giovanile della nostra parrocchia, coinvolgendola in alcune attività concrete con cui i giovani possano impegnarsi nella carità e crescere nell’accoglienza dell’altro.
Le iniziative di carità
Attualmente, il gruppo dei volontari che operano nella Caritas della nostra parrocchia è composto da una decina di persone impegnate tra Centro di Ascolto, magazzino Agea e contabilità, registrazione Ospo, confezionamento e distribuzione pacchi e reperimento merci. Il complesso dei servizi si svolge in un grande clima di collaborazione.
Abbiamo fronteggiano i bisogni espressi come meglio potevamo, nei limiti delle nostre possibilità, anche se le risposte non sempre sono state esaustive rispetto alle necessità che i nostri assistiti ci hanno presentato. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare.
Oltre alla distribuzione degli alimenti, più abbondanti grazie anche alla collaborazione e partecipazione dell’intera comunità parrocchiale, quest’anno abbiamo avuto la possibilità di distribuire abbigliamento per bambini alle famiglie che ne hanno fatto richiesta.
Nella nostra esperienza di Centro di Ascolto, sempre di più ci interfacciamo con altri servizi e realtà del nostro territorio, i Servizi Sociali, l’Associazione per la Vita di Riccione, la Congregazione Sorelle dell’Immacolata di Miramare, la Caritas Interparrocchiale di Riccione, per fronteggiare i diversi casi di fragilità presenti nei nuclei dei nostri assistiti, ed in alcuni casi è stato possibile mettere in sinergia gli aiuti, offrendo risposte concrete ed efficaci per quelle famiglie che da sole non sarebbero uscite dalla propria drammaticità.
Durante il periodo estivo abbiamo provveduto, con l’ausilio delle suore di Miramare della Congregazione Sorelle dell’Immacolata, a sistemare una famiglia con una minore a carico, che altrimenti si sarebbe trovata da un giorno all’altro in mezzo ad una strada.
Abbiamo collaborato anche con la cooperativa Humanitas, in seguito al nostro interessamento per due giovani profughi che hanno frequentato la nostra parrocchia.
Inoltre, abbiamo continuato a sostenere i nostri assistiti per quanto riguarda le richieste di aiuti economici destinati al pagamento di un’utenza, all’acquisto di farmaci o ad un servizio o bisogno di un figlio minore.
Per quanto riguarda l’accesso al SIA, REI e RES, non ci risulta che vi siano situazioni dei nostri assistiti attuali. In passato ne avevamo due, ma i nuclei interessati non fanno più parte della nostra Caritas.
È difficile affermare che esistono famiglie che sono uscite dalla situazione di povertà, ma è comunque confortante sapere che alcune di loro abbiano raggiunto una maggiore autonomia, dal momento che non fanno più continuo riferimento al nostro servizio.
Gli interventi nel 2018
2018 | ||
---|---|---|
Intervento | Persone | Interventi |
Ascolto | 66 | 343 |
Viveri | 59 | 314 |
Sussidi economici | 13 | € 1.028 |
Totale | 138 | 657 |