Intervista alla Fondazione Enaip Sergio Zavatta

Quali sono attualmente i vostri corsi di formazione?

I corsi di qualifica professionale IeFP sono:

  • Operatore Grafico: attraverso questa qualifica l’allievo può lavorare all’interno di litografie, tipolitografie, stamperie digitali, copisterie, service di stampa, serigrafie e studi di grafica e comunicazione visiva. Lo studente ottiene competenze che gli permettono di compiere operazioni, in grado di sviluppare prodotti grafici.
  • Operatore Impianti Elettrici: lo studente viene istruito all’installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici, civili ed industriali, usufruendo di progetti e schemi tecnici di impianto. Gli allievi di questo corso, una volta ottenuta la qualifica professionale, possono lavorare all’interno di imprese o artigiani nel settore dell’impiantistica elettrica nelle abitazioni, nelle attività commerciali e negli ambienti industriali ed infine nel settore dell’installazione e manutenzione di impianti per la gestione e il controllo degli accessi.
  • Operatore Impianti Termoidraulici: all’allievo viene impartita un’istruzione in merito all’installazione, manutenzione e riparazione di impianti termici, idraulici, di condizionamento ed igienico sanitari. Al termine del corso possono lavorare all’interno di piccole – medie imprese, inerenti al settore idraulico e alla distribuzione commerciale di articoli termoidraulici.
  • Operatore meccatronico dell’autoriparazione: il profilo professionale di tale corso identifica un’istruzione rivolta all’individuare i guasti degli organi meccanici di un autoveicolo, riparare e sostituire le parti danneggiate ed effettuare la manutenzione complessiva del mezzo. L’allievo, al termine del corso, può lavorare all’interno di officine di autoriparazione, concessionarie automobilistiche.
  • Operatore Sistemi Elettrico – Elettronici: questo corso propone all’allievo un istruzione in merito all’assemblaggio e all’installazione di apparecchiature, all’utilizzo di dispositivi o impianti elettrici ed elettronico. Al termine degli studi, lo studente può lavorare all’interno di imprese o presso artigiani, nel settore dell’industria elettrica e nelle abitazioni, nel settore della gestione intelligente della sicurezza degli edifici, nel settore inerente all’installazione delle reti informatiche e telefoniche.
  • Operatore Meccanico (macchine utensili e saldatura): l’insegnamento è rivolto alla lavorazione di pezzi meccanici, seguendo disegni di riferimento e avvalendosi di macchine utensili tradizionali a controllo numerico. Inoltre viene insegnato come saldare materiali metallici. Al termine del corso, l’allievo, può essere assunto presso le industrie ed imprese artigianali del settore metal-meccanico, carpenteria metallica e elettromeccanico.

Ogni corso ha la seguente strutturazione:

  1. Accoglienza e Progetto individuale;
  2. Competenze di base in riferimento ai 4 assi culturali (storico-sociale, dei linguaggi, matematico e scientifico-tecnologico);
  3. Competenze tecnico-professionali in riferimento alla qualifica professionale;
  4. Competenze di cittadinanza;
  5. Stage (tirocinio) aziendale;
  6. Attività di supporto alla conoscenza/allo studio della lingua italiana per gli allievi stranieri;
  7. Attività di supporto al recupero degli apprendimenti;
  8. Attività di supporto psicopedagogico;
  9. Attività di socializzazione;
  10. Visite guidate e viaggi di istruzione;
  11. Verifica finale e rilascio qualifica e crediti formativi.

Nello specifico:

  • Prima accoglienza: ascolto delle esigenze, verifica delle richieste, raccolta delle informazioni, consegna del piano dell’offerta formativa, firma del progetto formativo e del patto educativo (Ente, famiglia, allievo).
  • Accoglienza ed orientamento: presentazione del corso e dimostrazione delle attività nei laboratori, osservazione dell’allievo all’interno di aule e laboratori, verifica da parte dell’èquipe della motivazione, delle attese, del comportamento dell’allievo, rilevazione dei requisiti in ingresso, consulenza psico-pedagogica in itinere.
  • Servizio di consulenza psico-pedagogico: nato per prevenire situazioni di disagio e rischi di abbandono dei percorsi formativi e contribuire al successo formativo degli allievi, opera a supporto delle attività corsali, l’azione di supporto è rivolta agli allievi ed alle famiglie, si pone come punto di riferimento per: affrontare le difficoltà del ragazzo e la sua motivazione al corso intrapreso, individuazione delle possibili modalità di intervento, relazioni con le famiglie e/o istituzioni.
  • Stage in azienda: l’obiettivo è quello di offrire ai ragazzi ed alle ragazze la possibilità di mettere in pratica tutto ciò che fino a quel momento hanno appreso durante il percorso di formazione in aula e nei laboratori, di dare loro, soprattutto, l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo del lavoro ed in particolare la realtà delle aziende presenti nel territorio. Durante queste ore, i ragazzi mettono in gioco le proprie competenze sociali e professionali, conoscono, attraverso l’esperienza diretta anche i loro punti di forza e di debolezza. Prima di essere inseriti in azienda, i ragazzi e le ragazze ricevono dai tutor-docenti, le necessarie informazioni sull’organizzazione interna, sui comportamenti richiesti, sulle prestazioni che dovranno svolgere. I tutor, durante lo stage, hanno un costante e diretto rapporto con le aziende e con gli allievi/ed in essa inseriti. Lo stage, normalmente, rinforza le sicurezze, la motivazione all’apprendimento, ed aiuta il processo di maturazione.
  • Attività di socializzazione. Il percorso formativo non è fatto solo di aule, laboratori, aziende, ma anche di iniziative extracurricolari: visite, uscite didattiche residenziali, gite di istruzione, campi scuola, attività sportive (calcetto e pallavolo) coltivate, tempo permettendo, quotidianamente durante la pausa dell’intervallo.

Come si accede ai vostri corsi?

Si accede ai corsi tramite iscrizione presso l’Ente stesso.

In base alla vostra esperienza, quali sono i problemi che hanno i giovani di oggi?

I ragazzi che frequentano i corsi di IeFP in Emilia Romagna sono in età adolescenziale: la maggior parte di loro ha tra i sedici e i diciotto anni anche se non mancano ragazzi quindicenni o diciannovenni e in qualche raro caso anche ventenni.
La composizione delle classi dal punto di vista del genere e dell’eterogeneità culturale è fortemente influenzata dal tipo di qualifica correlata al corso; infatti, possono esserci gruppi di soli maschi (solitamente nei profili industriali come l’operatore meccanico o il termoidraulico) oppure di sole femmine (nei profili dei servizi grafici) e raramente si compongono gruppi misti. Un’altra grande peculiarità è data dal numero di ragazzi stranieri alfabetizzati alla lingua italiana, è frequente, infatti, che si creino gruppi classe dove gran parte degli allievi non comprendono o non parlano e/o scrivono in italiano a causa di recenti migrazioni, infine negli ultimi anni stanno aumentando in maniera esponenziale i ragazzi profughi che partecipano al progetto SPRAR. (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) a cui la Fondazione S.Zavatta ha deciso di aderire accogliendo tali ragazzi, in diversi progetti formativi compresi i corsi IeFP.
Si può affermare che la formazione professionale da sempre accoglie ragazzi che nell’immaginario collettivo, ma anche a partire da reali condizioni socio-culturali, venivano e vengono tutt’ora associati ad una scarsa predisposizione e motivazione allo studio e che provengono dalle fasce di popolazione con minori risorse economiche e sollecitazioni alla formazione scolastica standard.

Una ricerca, svolta alcuni anni fa, sulla formazione professionale in Italia individuava quattro differenti profili di allievi:

  • i “lineari”, ovvero coloro che non hanno mai ripetuto un anno e che dopo la scuola media si sono iscritti direttamente ad un corso di formazione professionale (in Emilia Romagna questi ragazzi per legge prima svolgono un anno scolastico presso in Istituto professionale e poi si possono iscrivere alla formazione);
  • i “drop out”, ragazzi con nessuna o una bocciatura pregressa che si sono inizialmente iscritti ad una scuola superiore, ma non l’hanno portata a termine, ripiegando invece sulla formazione professionale;
  • i “vulnerabili”, ovvero coloro che, avendo già registrato un insuccesso scolastico nella propria biografia (una bocciatura), dopo le medie si sono iscritti ad un corso di formazione professionale;
  • i “molto vulnerabili”, ragazzi che hanno sperimentato due o più bocciature e che provengono sia dalla scuola media, sia da quella superiore, sia da un altro percorso professionale.

Questa interessante schematizzazione della tipologia degli studenti, presenta una suddivisione, basandosi prevalentemente sulle biografie scolastiche degli allievi; ma alla luce delle mie esperienze professionali mi pare necessario ed utile proporne un’altra, che analizza le storie di vite dei ragazzi e le problematiche socioculturali presenti, che spesso non hanno a che fare con le esperienze scolastiche, ma che ne possono determinare l’esito, a volte in termini negativi.

  • I motivati, ragazzi prevalentemente italiani o migranti di seconda generazione che scelgono con una certa consapevolezza il percorso formativo, o che sono comunque appassionati al profilo e agli aspetti pratici della formazione.
  • I demotivati, anche in questo caso troviamo sia ragazzi italiani che stranieri di seconda generazione, i quali provenendo da fallimenti scolastici, talvolta più di uno, si presentano sfiduciati e poco interessati ad un percorso formativo che per molti di loro funge da ultima possibilità piuttosto che una scelta.
  • Gli immigrati appena arrivati, principalmente hanno tra i sedici e i diciassette anni e spesso si tratta di minori non accompagnati. Questi ragazzi appena raggiunta l’Italia sono sistemati in una comunità di accoglienza ed oltre alla necessità impellente di trovare un’autonomia economica, lavorativa ed abitativa, cercano di trovare una loro strada per mediare fra gli usi e costumi ed i valori afferenti alla cultura di appartenenza e quelli presenti nel nuovo contesto di riferimento.
  • I ragazzi con Bisogni Educativi Speciali, cioè coloro che mostrano una qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che consiste in un problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendente dall’eziologia, e che necessitano di percorsi di apprendimento individualizzati e personalizzati.
  • I ragazzi che avendo estrema necessità di trovare un lavoro, (anche uno qualsiasi, purchè retribuito), si iscrivono alla formazione alla ricerca di un rapido inserimento nel mondo del lavoro.

Trasversalmente a tutte queste “categorie” di studenti della IeFP, si aggiungono le problematiche legate al periodo dell’adolescenza: quali per esempio: difficoltà di crescita e di ricerca dell’autonomia, difficoltà identitarie, difficoltà nella gestione delle emozioni e delle dinamiche relazionali e sociali, difficoltà collegate alla cura di sè e del proprio benessere (cibo, sostanze psicotrope, ritmi sonno-veglia, dipendenze dalle nuove tecnologie, ecc), difficoltà nella gestione di comportamenti legati al binomio rischio-legalità.

Dott.ssa Federica Bartoletti